Il fenomeno Slot nacque
tanti anni orsono come
contorno ai mega plastici
ferroviari. Naturalmente si
sviluppò come gioco
destinato essenzialmente ai
giovanissimi. Ben presto gli
adulti s’impadronirono
dell’idea trasformandola in
una vera e propria
disciplina sportiva.
Verso la prima metà degli
anni ’60 in tutto il mondo
cominciarono a proliferare
locali dove gli appassionati
"slottisti" si riunivano per
sfidarsi con le automobiline
elettriche. Come all’estero
anche in Italia (a Monza,
per esempio), in
concomitanza dei G.P. di
Formula 1, si svolgevano di
fronte a numeroso pubblico,
competizioni Slot Nazionali,
sponsorizzate da campioni
del volante.
Anche i cagliaritani non
rimasero insensibili a
questa passione e nel giugno
del 1966 in città venne
inaugurato un centro
battezzato "Mini Model Car",
prima pista professionale
elettrica in scala 1:24
della Sardegna voluta da
Bruno Massidda e condotta da
Fausto Collu.
Il successo dell’iniziativa
fu immediato, e accomunati
dalla passione per l’auto
(alcuni praticavano
l’automobilismo agonistico),
un nutrito gruppo di
appassionati si incontrava
puntualmente dando vita ad
entusiasmanti sfide. Le
marche che realizzavano
automobili in scala 1:24
erano molteplici: le estere
Monogram, Revell, Carrera,
Russkit, le italiane Unicar,
Minicar e Policar. Poi
arrivò la Cox con la mitica
Cucaracha che batté
inesorabilmente la
concorrenza!
Lo sviluppo tecnologico
aumentò le prestazioni
favorendo la crescita
dell’agonismo fra i piloti e
le scuderie. I cagliaritani
Gianni Fadda e Nino Rocca,
rinomati preparatori locali,
ebbero il loro daffare per
accontentare clienti sempre
più esigenti.
Purtroppo in seguito ad una
serie di spiacevoli episodi
legati a deleterie
scommesse, la pista sarda
chiuse e lo Slot per i
cagliaritani ritornò ad
essere solo un passatempo
casalingo.
Bisognava arrivare al 1979
perché la pista elettrica
uscisse nuovamente dalle
mura domestiche. Grazie al
Club Autosprint sorto
all’Oratorio Salesiano di
P.zza Giovanni XXIII a
Cagliari ad opera di un
manipolo di appassionati; fu
realizzato un impianto in
scala 1:24, voluto e
sostenuto dal compianto Don
Riccardo Macchioni e da
Mario Cannas, con sviluppo
di 20 metri e 4 corsie,
dotato già allora di
dispositivo a sensori per il
conteggio dei giri.
Intorno all’iniziativa si
creò un enorme interesse
soprattutto nella nuova
generazione dei giovani e
molti furono i partecipanti
alle gare organizzate dal
club isolano regolarmente
omologato dall’allora F.S.I.
(Federazione Slot Italiana).
La tecnica era molto
migliorata, comparirono i
primi telai in ottone
autocostruiti, il cui
interprete principale fu il
formidabile Ciccio Locci e
l’altrettanto bravissimo
Carlo Berry, mago dei
motori. Primeggiarono
inoltre in quel periodo
Carlo Magro, Efisio Argiolas,
Renato Sailis, Andrea
Mameli, Mario Cossu, Ezio
Taci e Luca Cannas che
sostennero competizioni
anche in campo nazionale.
Intanto la pratica di questo
hobby si spinse agli
eccessi, e soprattutto gli
alti prezzi di mercato delle
auto e dei relativi
irrinunciabili ricambi,
decretarono lo sgonfiamento
degli entusiasmi da parte
dei giovani e giovanissimi,
e dopo qualche tempo, la
chiusura dell’impianto.
Ma la passione di alcuni
irriducibili fu conservata
ed alimentata privatamente.
Passarono gli anni e
numerose si registrarono le
sortite qui a Cagliari di
famosi e blasonati esponenti
del mondo slottistico
nazionale ed estero che di
passaggio o di proposito si
recavano a visitare la
collezione Slot Cannas di
cui si parlava in giro. I
visitatori non credevano ai
loro occhi quando - qui a
Cagliari - osservavano "de
visu" e potevano prendere
nelle loro mani modelli slot
che potevano essere visti
solamente nelle riviste
specializzate.
Tra questi si ricordano
Franco Uliana, allora
segretario F.S.I., il
formidabile pilota Sergio
Maresca, e il campione
Giovanni Montiglio, attuale
Presidente A.N.S.I.
E’ stata la costante
presenza di quest’ultimo che
ha stimolato gli
appassionati cagliaritani a
realizzare nuove iniziative
slottistiche. E’ stato così
che ancora una volta gli
irriducibili dell’Oratorio
Salesiano di S.Paolo di
Cagliari con Don Claudio
Tuveri hanno concretizzato
un nuovo impianto
chiamandolo "Paul Ricard",
recentemente dotato di
impianto di condizionamento
d’aria.
Il tutto è riportato su "Slottistica":
le foto dei gruppi, le
caratteristiche
dell’impianto, la bella
presentazione e il caloroso
benvenuto del Presidente
Giovanni Montiglio (vedi
articolo pag.10, Slottistica
n.2 marzo-aprile 2001).
E’ sotto la guida di Carlo
Magro come presidente che
avviene il salto
tecnologico. L’impianto, da
prima realizzato con i pezzi
della mitica “Polistil”, ora
è in legno MDF che consente
ai modelli di correre sempre
più veloci e cosa più
importante ottenere
l’omologazione per far
correre le vetture
professionali dotate di
telaio in metallo e motore
da 100.000 giri. Il resto è
storia dei nostri giorni con
l’ormai 9° Campionato
Regionale Slot. |